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Una
mostra dedicata al cioccolato, passione
tra le piu' diffuse e contagiose, e' allestita
alla Fondazione Ferrero di Alba, fino al
18 gennaio, con il titolo "Il Cioccolato
dai Maya al XX secolo", per raccontare
una storia che affonda le sue radici nella
giungla equatoriale.
Ciò che la mostra racconta è
la storia di un’avventura che comincia
lontano nel tempo e nello spazio, nella
giungla equatoriale, fra la popolazione
Maya.
E’ qui che dai semi della pianta del
cacao si comincia a ricavare il “cacahuatl”,
la bevanda degli dei.
In un’ambientazione che richiama atmosfere,
suoni, profumi della giungla, e' possibile
vedere preziosi reperti precolombiani ed
i primi tasselli della scoperta del cacao.
Le sezioni successive, continuano il racconto
dell’evoluzione e dei cambiamenti
che hanno accompagnato la lavorazione e
la consumazione del cioccolato dal 1700
al XX secolo. Il dilagare della cioccolata
nel Vecchio Continente passa tramite la
Spagna, prima come bevanda quasi medicinale
poi, scoperta la dolcificazione, come bevanda
alla moda, ammessa dai Papi anche in periodi
di digiuno perché corroborante, amata
da Casanova per i suoi portentosi effetti
sull’amore e sull’umore. Col
tempo, nessun nobile, ricco, borghese o
religioso riesce a sottrarsi al piacere
di una tazza di cioccolata. Le note di Mozart
- che della cioccolata fu grande appassionato
- accompagnano il visitatore tra importanti
dipinti, argenti e porcellane di varie manifatture
europee che documentano quello che ormai
è diventato un rituale.
A Versailles, come in tutte le corti dell’epoca,
la nuova bevanda viene servita in ogni ora.
Le manifatture di tutta Europa e in particolare
quella di Sèvres lavorano senza sosta
per creare servizi sempre nuovi adatti a
porgere il nettare che viene da lontano.
Successivamente, per tutto l’Ottocento
e con continui sviluppi, si assiste alla
messa a punto della produzione e della lavorazione
industriale. Nel 1802 il genovese Bozelli
progetta una macchina per raffinare la pasta
di cacao e miscelarla con zucchero e vaniglia.
Circa vent’anni dopo, l’olandese
van Houten mette a punto un processo che
consente di isolare il burro di cacao partendo
dalla pasta di cacao. Il cioccolato al latte
viene creato per la prima volta nel 1875
dallo svizzero Daniel Peter e poco più
tardi, nel 1879, Rodolphe Lindt a Berna
crea la ricetta per il cioccolato fondente
attraverso la tecnica del “concaggio”.
Grazie a queste continue trasformazioni,
il cioccolato smette di essere un patrimonio
esclusivo e diventa un desiderio esaudibile
per tutti, si diversifica moltissimo con
l’obiettivo di raggiungere tutti e
ovunque, assumendo le più diverse
forme: pralina, cioccolatino, tavoletta.
Macchinari, insegne storiche, immagini d’epoca
e film consentono, nella sezione della mostra
dedicata alle ottocentesche trasformazioni
industriali, di vivere la magia della fabbrica
del cioccolato, il luogo dove un seme diventa
passione collettiva, espressa in mille forme
e sfumature di sapori. Il Novecento aggiunge
al mito del cacao nuovi ingredienti: creatività
e design. Grandi artisti, da Fortunato Depero
a Federico Seneca a Leonetto Cappiello,
vengono messi al lavoro per dar forza a
marchi e prodotti. Sulla loro scia, scendono
poi in campo esperti di pubblicità
e di marketing che fanno di Nestlé,
Suchard, Lindt, Tobler, Perugina, Caffarel,
Venchi-Unica, Ferrero, Elah Dufour, Feletti,
Pernigotti marchi noti a tutti. E il cioccolato,
declinato in modi diversissimi, assume significati
che oltrepassano il prodotto in sé.
Bacio Perugina, Gianduiotto, Mon Chéri,
Nutella - solo per citare alcuni prodotti
diventati icone nel Novecento - connotano
modi e momenti di vita e divengono veri
e propri fenomeni di costume.
Il Cioccolato. Dai Maya al XX Secolo,
Alba, Fondazione Ferrero, 19 ottobre - 18
gennaio 2009
Mostra promossa dalla Fondazione Ferrero
e dalla Regione Piemonte. A cura di Andreina
d'Agliano e Fabrizia Lanza.
Orari di apertura: da martedì a venerdì
15:00-19:00; sabato, domenica e festivi
10:00-19:00.
Lunedì chiuso. Ingresso gratuito.
Possibilità di accesso e servizi
per disabili.
Giorni di chiusura 24, 25, 31 dicembre 2008
1 gennaio
Prenotazioni e visite guidate: Itinera Servizi
Turistici S.c.r.l. Tel. 0173.36.34.80
itinera@piemonteitinera.net
Itinerari didattici per la scuola dell'infanzia
e primaria su prenotazione. Visita e laboratorio
gratuito (durata 2 ore).
Info e prenotazioni: tel. 0173.29.45.62
(9.30-12.30).
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